0
Triangolo Pikler: cos'è e come utilizzarlo

Triangolo Pikler: cos'è e come utilizzarlo

Sempre più spesso si sente parlare di "triangolo Pikler", una struttura triangolare che sta diventando molto popolare e sembra essere apprezzata da genitori ed educatori. Ma cos'è il triangolo Pikler, a cosa serve e soprattutto come funziona e come utilizzarlo nel modo corretto? La popolarità del triangolo di Pikler è dovuta, senza dubbio, alla sua diffusione grazie ai social network ma oltre al suo valore estetico, sicuramente appetibile per scatti gradevoli e acchiappa-like, c'è molto di più.

Il triangolo di Pikler è solo uno dei tanti attrezzi educativi progettati ed ideati per favorire lo sviluppo autonomo del bambino, dei suoi movimenti e delle sue abilità motorie, nei primi anni di vita. 

Questo strumento se non viene utilizzato, proposto e presentato correttamente, ovvero secondo i principi della pedagogia di Lóczy (o metodologia Pikler), perde il suo valore educativo e diventa uno dei tanti giocattoli di cui il bambino usufruirà in maniera passiva.

Cos'è il triangolo di Pikler?

Per capire esattamente cos'è il triangolo Pikler bisogna contestualizzare la sua nascita, ovvero come nasce questo strumento?

Emmi Pikler, pediatra ungherese, progetta e sviluppa questo attrezzo nel 1946 circa quando le viene affidata l'organizzazione e la direzione dell'orfanotrofio di Lóczy. Qui Emmi Pikler mette insieme i suoi studi pediatrici e le proposte di suo marito pedagogista, dando vita ad una metodologia pedagogica rinnovatrice e progressista. In realtà prima di mettere in pratica il suo metodo a Lóczy, lo sperimenta con i suoi stessi figli e lo propone con successo a tantissimi genitori. 

All'orfanotrofio di Lóczy nasce il triangolo Pikler, insieme a numerosissime strutture messe a disposizione di bambini da 0 a 3 anni: pedane, superfici semi-rigide, scalini, recinti, cubi e tunnel cavi, prati, terreni scoscesi e sabbiere. Insomma il triangolo non è di certo l'unico strumento pensato da Emmi Pikler!

Il triangolo Pikler è un attrezzo educativo e sviluppativo pensato per dare da subito al bambino piena possibilità di movimento autonomo, di gioco individuale caratterizzato da iniziativa personale evitando il più possibile l'intervento dell'adulto.

A cosa serve il triangolo di Pikler?

Secondo la Pikler il continuo intervento degli adulti sullo sviluppo del bambino non è necessario e non costituisce alcun vantaggio, anzi. La Pikler, con la sua esperienza a Lóczy, dimostra che lasciare al bambino tempo e spazio per sperimentare autonomamente e di sua iniziativa movimenti e posizioni è la chiave per favorirne il corretto sviluppo. In altre parole l'adulto non deve intervenire impartendo istruzioni al bambino, trattandolo come una bambola e posizionandolo a suo piacimento (seduto, a pancia in giù o in piedi) se non è pronto a farlo da solo. L'adulto ha il dovere di allestire lo spazio intorno al bambino e offrirgli tutto il tempo di cui ha bisogno, senza fretta e ingerenze. 

A cosa serve il triangolo Pikler? Il triangolo Pikler permette al bambino di fare esperienze utili per costruire, autonomamente, il suo sviluppo e la sua competenza motoria. Senza l'intromissione e l'intrusione dell'adulto!

Il triangolo Pikler, in un servizio educativo destinato alla prima infanzia o inserito nella cameretta di un bambino, serve a promuoverne lo sviluppo in diverse tappe. In altre parole il triangolo di Pikler permette al bambino, in totale autonomia, di raggiungere importanti tappe dello sviluppo motorio: strisciamento, posizione seduta, gattonamento, camminata. Per poter raggiungere questi obiettivi bisogna allestire uno spazio consono con superfici semi-rigide, oggetti di facile prensione e strutture interessanti (come, appunto, il triangolo) e lasciare al bambino totale libertà di esplorazione e sperimentazione autonoma. 

Ti piacerebbe ricevere una consulenza?


Hai qualche necessità? Hai bisogno di consigli educativi per stimolare adeguatamente tuo figlio o i tuoi alunni? Ti risponderò subito e con grande gioia!

Chiedi Consulenza

Come funziona il triangolo Pikler e come utilizzarlo?

Il triangolo Pikler è basato sulle teorie pedagogiche dell'omonima pediatra, ciò significa che per utilizzarlo e proporlo nel modo corretto bisogna rispettare i principi pedagogici con i quali è stato progettato.

Come funziona il triangolo di Pikler? La struttura di legno ha la forma di un triangolo ed è composta da diversi tubolari che possono essere utilizzati dai bambini per aggrapparsi, tirarsi su, salire e scendere, arrampicarsi, scivolare. 

Gli adulti di riferimento (genitori ed educatori) per utilizzare correttamente il triangolo Pikler devono rispettare due principi:

  1. Bisogna assicurare al bambino le condizioni concrete per la sua libertà e per farlo agire in modo spontaneo e autonomo (spazio sufficiente e vestiti adeguati)
  2. Non bisogna intralciare i suoi movimenti autonomi e le sue libere scelte, limitandosi ad un'attenta supervisione;

Come proporre al bambino il triangolo di Pikler? Per "far funzionare" il triangolo di Pikler e utilizzarlo nel modo corretto bisogna innanzitutto inserirlo in uno spazio ampio e appropriato, in cui il bambino deve potersi muovere liberamente. In altre parole per porporre il triangolo Pikler al bambino bisogna semplicemente inserirlo nel suo ambiente e aspettare che sia lui ad interessarsi all'attrezzo, in base alla tappa di sviluppo che ha raggiunto. Ciò significa che mentre l'adulto supervisiona attentamente, il bambino può:

  • aggrapparsi alle sbarre, posizionarsi sul fianco e mordicchiarle;
  • aggrapparsi alle sbarre per rotolare, spostarsi dalla schiena alla pancia;
  • aggrapparsi alle sbarre favorendo lo strisciamento e raggiungere un oggetto di suo interesse;
  • aggrapparsi alle sbarre per tirarsi sulle ginocchia e sedersi da solo;
  • aggrapparsi alle sbarre per mantenersi in piedi da solo;
  • aggrapparsi alle sbarre per tirarsi su e procedere con l'andatura ad orso, con il gattonamento o con la navigazione laterale;
  • aggrapparsi alle sbarre, salire, scendere, scalare, scivolare.

Il triangolo di Pikler insieme agli innumerevoli altri attrezzi e strutture ideati dalla pediatra e da suo marito, mette in risalto il valore del movimento libero e della scoperta autonoma del proprio corpo. Il bambino deve poter essere libero di sperimentare e scoprire movimenti, sviluppando da solo le sue abilità senza che ci sia un adulto a "costringerlo" a fare determinati movimenti o metterlo in determinate posizioni. Il triangolo Pikler è diventato davvero popolare come attrezzo didattico nei nidi (0-3 anni) e nella pratica familiare e questo è un bene, ma se non ne viene promosso il corretto utilizzo perde ogni tipo di valore pedagogico e sviluppativo.

Quando proporre il triangolo di Pikler?

Il triangolo di Pikler essendo sottoposto alla libera e autonoma sperimentazione del bambino non è soggetto ad un'età o epoca giusta in cui proporlo e inserirlo nell'ambiente. In generale prendendo come riferimento la fascia 0-3 anni, risulta molto utile quando il bambino comincia ad essere in grado di usare le mani e "agganciarsi" ai tubolari utilizzandoli come base di partenza per le sue iniziative e sperimentazioni attive: aggrapparsi per tirare su il busto, per mordicchiare il legno, per mettersi sul fianco, sulle ginocchia o in piedi. Non esiste un'età giusta per utilizzare il triangolo Pikler anche perché lo sviluppo procede con dei ritmi molto personali e variabili: alcuni bambini a 6 mesi potrebbero già essere in grado di rotolarsi, raggiungere il triangolo e aggrapparsi; altri invece potrebbero interessarsi all'attrezzo molto più tardi.  

A che età proporre il triangolo di Pikler? Dipende dallo sviluppo! Verso i 6 mesi potrebbe essere utile inserirlo nell'ambiente per permettere al bambino di familiarizzare con l'attrezzo, a partire dall'anno e mezzo di vita potrebbe iniziare ad usarlo in maniera più efficace iniziando una vera e propria arrampicata.

Dunque il triangolo di Pikler si può utilizzare anche se il bambino non ha ancora l'età per scalarlo? Sì, ma non bisogna costringerlo né proporgli una "scalata" artificiale, da burattino, completamente gestita dall'adulto. Semplicemente il bambino dev'essere messo nelle condizioni di sperimentare la massima libertà possibile di movimento. Ciò significa che per molto tempo potrebbe solo mordicchiare il triangolo o utilizzarlo per posizionarsi sul fianco o seduto.

Non bisogna sottovalutare l'importanza dei movimenti transitori e delle posizioni intermedie, in quanto è grazie ad essi che il bambino da 0 a 3 anni allena ed esercita la muscolatura, acquisendo buona coordinazione, sicurezza e mostrandosi sempre più coordinato, prudente e abile. Si tratta di lavorare sui presupposti che permettono lo sviluppo dei movimenti più complessi e delle buone condizioni emotive e cognitive.

Vittoria Mariniello
Vittoria Mariniello Pedagogista specializzata in BES

Sono una pedagogista, mi occupo di bisogni educativi e apprendimenti. Aiuto bambini e bambine a sviluppare il loro potenziale umano e apprenditivo tramite interventi pedagogici.