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Giochi per neonati: attività per stimolare la vista

Giochi per neonati: attività per stimolare la vista

In passato si riteneva erroneamente che nella fase dello sviluppo neonatale l'unica funzione assolvibile dal genitore fosse quella della cura del neonato, rispondendo solo ai suoi bisogni primari: nutrirlo, accudirlo, cambiarlo, rispondere alle sue esigenze fisiologiche. Il neonato veniva ritenuto una vera e propria tabula rasa, un foglio bianco completamente vuoto e da riempire. In realtà oggi sappiamo che il neonato è sin da subito un essere sociale pronto a connettersi con noi e con l'ambiente che lo circonda. E' dotato di spiccate capacità sensoriali e, a partire dal momento della nascita, è già in grado di rispondere a stimoli di tipo luminoso, acustico, tattile e gustativo. Il compito dei genitori, degli educatori e di chi si prende cura del neonato non è semplicemente di accudimento, bensì di stimolazione soprattutto sensoriale

C'è già educazione, fin dai primi giorni di vita!

Le attività educative che si possono svolgere con un neonato sono dunque di stimolazione dei sensi e tra i canali da prediligere c'è sicuramente quello della vista. Le immagini ad alto contrasto sono, tra le attività possibili, le più conosciute nonché le più semplici, immediate e facili da realizzare. Si tratta di veri e propri disegni in bianco e nero per neonati che vanno a sfruttare le loro competenze visuo-percettive. Per capire come stimolare la vista del neonato, cosa sono e perché sono utili le tessere ad alto contrasto bisogna innanzitutto chiarire come funziona la vista del neonato, quando si sviluppa e cosa vede dopo la nascita.

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Come e quando si sviluppa la vista del neonato

La vista dei neonati è molto più spiccata di quello che si riteneva in passato! Il neonato infatti interrompe la suzione se vede qualcosa che lo incuriosisce e il riflesso pupillare (chiusura della palpebra) è presente sin da subito. Tutto ciò rivela che i bambini usano gli occhi come fonte primaria di informazioni sul mondo e su come funziona, sono sensibili alle diverse intensità degli stimoli visivi, segno lampante del fatto che si tratti di un canale da prediligere per connetterci con lui e permettere una connessione con l’ambiente circostante. Secondo il pediatra Stefano Piccolo di SOS BIMBO è possibile spiegare come e cosa vede il neonato chiarendo quelli che sono i progressi della vista in base al mese di vita:

  • A un mese è presente la visione centrale; la coordinazione e la convergenza (che servono per la messa a fuoco e per la percezione della profondità) compaiono in forma rudimentale già dopo qualche ora dalla nascita ma non c'è una completa motilità oculare a causa dell'immaturità del sistema nervoso. In altre parole è come se ogni occhio avesse una sua dipendenza nel vedere. Il neonato, a un mese, distingue fino a 6/8 cm di distanza.
  • A due mesi il neonato non ha ancora perfezionato la coordinazione e la convergenza, la percezione della profondità migliora (distingue fino a 25 cm di distanza) e mostra interesse nei confronti dei colori molto intensi e dei contrasti chiaro-scuri. Ciò accade perché è in grado di distinguere il buio dalla luce ma allo stesso tempo la messa a fuoco non è ancora completamente sviluppata. I contrasti di tipo bianco e nero risaltano rispetto ad un ambiente che, alla vista del neonato, appare molto sfocato. Ciò attira la sua attenzione e può restare per molto tempo concentrato, come incantato. 
  • Entro i tre mesi si sviluppa la visione binoculare che permette di mettere a fuoco gli oggetti con entrambi gli occhi, ciò gli consente di percepire i dettagli. 
  • A quattro mesi si stabilizza la visione centrale.
  • Dai sei mesi in poi la messa a fuoco è completamente sviluppata. Il bambino percepisce e distingue oggetti di piccola dimensione, infatti tende ad interagirci utilizzando le mani.
  • A otto mesi la vista del neonato è completamente sviluppata, anche il colore dei suoi occhi è definito.

Come sviluppare la vista del neonato

Sappiamo che le capacità visive del neonato gli permettono di esplorare gli stimoli visivi, lo stimolo della vista in fase neonatale è importante perché andiamo ad attivare i muscoli e la loro connessione con il cervello, promuoviamo le sue prime attività cognitive. Dopo aver ottenuto importanti nozioni su come e cosa vede il neonato, come funziona la vista e come si sviluppa nel tempo, è arrivato il momento di chiedersi: come è possibile realizzare un'efficace stimolazione visiva?

Sviluppare la vista ad un mese: il gioco degli occhi ravvicinati 

Innanzitutto durante il primo mese di vita è importante stimolare il neonato utilizzando il proprio volto come strumento. L'ideale è posizionarsi ad una distanza di circa 10 cm rispetto ai suoi occhi: battere le palpebre, parlargli, sorridere, fare delle facce buffe. Così da sfruttare la visione centrale, stimolare il riflesso pupillare e la naturale preferenza per i volti.

Ebbene sì, i neonati sono attratti dai volti umani sin da subito!

Secondo Johnson e Morton il neonato ha un'innata preferenza per gli stimoli facciali dovuta ad un sistema innato sottocorticale chiamato CONSPEC. Il pediatra Stefano Piccolo consiglia soprattutto al papà di eseguire questo gioco di "occhi ravvicinati"! Il neonato infatti sarebbe in grado di percepire la mamma dagli odori, dai rumori, dal movimento; questo tipo di stimolazione visiva offre al papà l'opportunità di avere dei primi contatti fisici e percettivi con il suo bambino. E' bene ricordare che inizialmente il neonato riconosce le caratteristiche salienti e comuni a tutti i volti, solo con il tempo imparerà a distinguere fra volti familiari ed estranei.


Stimolazione visiva a due mesi: le immagini ad alto contrasto e lo specchio

Come stimolare invece un neonato di due mesi? A partire dal secondo mese di vita aumenta la distanza della messa a fuoco, il neonato riesce a distinguere fino a 25 cm di distanza. La capacità di percepire i valori e l'intensità dei colori però non è completamente sviluppata, a causa della modesta differenziazione strutturale della retina. La percezione del colore dei neonati è quindi limitata ai forti contrasti in bianco e nero che richiamano anche la distinzione tra luce e buio. E' arrivato il momento di utilizzare tessere e immagini ad alto contrasto! Utilissime perché permettono ai neonati di concentrarsi intensamente:

i forti contrasti sviluppano sia le capacità attentive sia quelle di fissazione stabile che nel tempo danno luogo all'attenzione focalizzata.

In altre parole stiamo gettando le basi per la futura attività cognitiva del bambino! Basterà posizionare le immagini in bianco, nero e rosso ad una distanza massima di 30 cm dai loro occhi e risulteranno letteralmente incantati da una visione così nitida, che risalta rispetto ad un ambiente ancora sfocato e confuso. L'interesse nei confronti di immagini ad alto contrasto può perdurare fino anche ai nove mesi e ciò rende questo strumento ideale per essere utilizzando durante il cambio del pannolino e gli esercizi di sviluppo motorio a pancia in giù (Tummy Time).

Vuoi sperimentare le immagini in bianco e nero per neonati? Guarda queste tessere ad alto contrasto in PDF da scaricare e stampare, sono ispirate alle moderne teorie sullo sviluppo psicofisico del bebé e ideate avvalendosi della consulenza di un pediatra. Clicca sul formato che ti interessa!

  1. Tessere ad alto contrasto degli animali
  2. Tessere ad alto contrasto dei volti
  3. Tessere ad alto contrasto geometriche

Anche l'utilizzo dello specchio è una fondamentale attività di stimolazione visiva! In questo caso è possibile posizionare uno specchio rettangolare sul lato del neonato durante il cambio del pannolino o di fronte al suo volto durante il tummy time così da favorire una spontanea ginnastica muscolare.


Stimolazione visiva a tre mesi: il gioco del cucù e la palestrina

A tre mesi il bambino comincia ad ispezionare gli oggetti! Per promuovere la fissazione, l'attenzione selettiva e focalizzata stimolando l'attività cognitiva, è possibile sfruttare due movimenti che sono presente sin dalla nascita:

  • I movimenti coniugati che consentono un’ampia esplorazione del campo visivo in orizzontale più che in verticale;
  • I movimenti di inseguimento che gli permettono di inseguire uno stimolo visivo che si sposta lentamente dal centro del suo campo visivo verso la periferia.

Anche in questo caso è possibile utilizzare le immagini in bianco e nero spostando l'immagine dal centro del campo visivo verso sinistra e poi verso destra; oppure eseguire lo stesso lavoro utilizzando oggetti e giocattoli con motivi contrastanti o posizionandoli nella culla. Ricorda che gli oggetti che lo attirano sono in genere quelli grandi e in movimento! Puoi agganciare le tessere ad alto contrasto ad una palestrina non troppo alta per ricreare una versione “fai da te” dei mobiles di Munari.


A tre mesi inoltre è possibile giocare a cucù (gioco del bubu-settete):

  1. La mamma o il papà mette le mani davanti al volto;
  2. Dopo qualche secondo le mani vengono abbassate accompagnate dal  verso “cucù”;
  3. Si ripete il gioco cambiando espressione.

Questo gioco antichissimo sfrutta non solo l'innata preferenza del bambino nei confronti dei volti, ma anche tutta una serie di altre caratteristiche che sembrerebbero attirare e sostenere la sua attenzione, ovvero: la nitidezza dei contorni, il movimento, la simmetria e la complessità della situazione. A tre mesi è possibile utilizzare efficacemente anche una palestrina con gli oggetti pensili (mobiles): i mobiles catturano la sua attenzione, promuovono la fissazione e i movimenti oculari.

Attraverso dei semplici giochi come quello degli occhi ravvicinanti e del bubu-settete, nonché l'utilizzo dei disegni in bianco e nero per neonati, è possibile sviluppare la vista del bambino. La stimolazione visiva è di fondamentale importanza e i genitori non devono sottovalutarla! Gli occhi sono il primo mezzo attraverso il quale il bambino esplora il mondo in maniera non casuale, sostenere efficacemente questa esplorazione significa avere a cuore il suo benessere e promuovere un ottimale sviluppo psicofisico ricco di stimoli.

Vittoria Mariniello
Vittoria Mariniello Pedagogista specializzata in BES

Sono una pedagogista, mi occupo di bisogni educativi e apprendimenti. Aiuto bambini e bambine a sviluppare il loro potenziale umano e apprenditivo tramite interventi pedagogici.