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Confusione tra b e d: strategie ed esercizi per prevenirla e risolverla!

Confusione tra b e d: strategie ed esercizi per prevenirla e risolverla!

Tuo figlio o un tuo alunno inverte le lettere? Fa confusione tra b e d? Non allarmarti perché il processo di scrittura e di lettura, a livello cognitivo, può essere davvero faticoso. Non mi credi?

Immagina di essere un bambino alle prese con i primi apprendimenti. Ti viene spiegato che ogni suono (fonema) ha un suo aspetto grafico (grafema), e che per ogni lettera esistono ben quattro modi diversi di rappresentarla: stampato maiuscolo e minuscolo, corsivo maiuscolo e minuscolo. Intanto stai sviluppando le abilità di decodifica del linguaggio scritto (associare le lettere scritte ad un suono) e le abilità motorie necessarie per impugnare bene la penna; coordinare occhio, mano e polso per gestire bene il tratto.

Ora mi credi? Imparare a leggere e scrivere è davvero faticoso! Soprattutto quando entra in campo lo script.

Per intenderci lo script (stampato minuscolo) è il carattere che ritroviamo più spesso: è presente sulle tastiere di smartphone, tablet e computer; è usato sui tabelloni pubblicitari e sulle confezioni dei prodotti; è la scrittura presente nei libri ed è il carattere che i bambini devono imparare a leggere e scrivere, insieme al corsivo. E' in questa fase che, molto probabilmente, il bambino potrebbe manifestare una difficoltà a leggere le lettere dovuta proprio alla confusione.

Soffermati un secondo su queste lettere: b - d / p - q

Hai notato che sono quasi identiche? Sono praticamente speculari! Chiedere ad un bambino di scriverle o di leggerle significa richiedere un lavoro di identificazione della posizione dei bastoncini e delle curve che compongono la lettera, ricordando l'orientamento e la sequenza dei tratti in modo da discriminarle. Insomma nei piccoli letto-scrittori la confusione tra b e d è una tappa quasi obbligatoria, causata dall'aspetto grafico dei simboli che sono costituiti dalla stessa serie di forme. 

E' possibile prevenire una difficoltà d'apprendimento e, nel caso, risolvere la confusione tra b e d applicando un approccio multidimensionale, cioè intervenire con numerosi input di natura diversa (sensoriale, motorio, cognitivo) coinvolgendo più canali percettivi e più dimensioni.

Hai bisogno di aiuto?


Tuo figlio o un tuo alunno confonde le lettere? Scrivimi e ti aiuterò a capire e risolvere la sua difficoltà!

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Ecco 4 strategie pedagogiche multidimensionali da applicare in modo integrato e graduale:

1# Utilizzo di analogie grafiche e Air Writing

Utilizza immagini che richiamino la forma delle lettere, ad esempio una balena che abbia la forma di una "b". In tal modo il bambino potrà costruire un'immagine mentale rispetto alla lettera, e la stessa fungerà da aggancio per il richiamo mnemonico e la discriminazione visiva. Un'altra strategia per favorire l'immagazzinamento mnemonico è quella dell’air writing ovvero tracciare la lettera in aria, usando l'indice. L'air writing attiva la memoria motoria e permette al bambino di costruire un ricordo basato sul movimento, supportando il ricordo simbolico-visivo della forma delle lettere.


2# Esercizi di immagazzinamento grafico

La confusione tra b e d, così come quella tra p e q, può essere risolta con degli esercizi di immagazzinamento grafico. Si tratta di veri e propri esercizi di scrittura da eseguire in maniera graduale e accompagnati da lettura ad alta voce. In altre parole il bambino deve esercitarsi a scrivere una lettera per volta, badando bene alla direzionalità del tratto. E' consigliabile eseguire gli esercizi di scrittura su pagine con rigatura colorata per rendere più chiaro e diretto il diverso orientamento delle lettere. 


3# Attività di barrage

Si tratta di veri e propri esercizi di discriminazione e di riconoscimento perché richiedono al bambino di identificare e riconoscere una lettera all'interno di un insieme. Quest'attività è utile per consolidare l’apprendimento rispetto alla forma grafica delle lettere, il fine ultimo infatti è la focalizzazione dell'attenzione sui costituenti grafici delle lettere, stimolando al contempo attenzione e flessibilità cognitiva


4# Strategie pedagogiche organiche

Se ti rivolgi alla forma naturale della mano ti renderai conto che puoi rappresentare le lettere semplicemente chiudendo i pugni e tirando su i pollici (b - d), oppure portandoli verso il basso (p - q). Con questa strategia organica, legata alla corporeità, puoi permettere al bambino di cogliere la differenza grafica tra le lettere! Ma non solo: questa strategia può essere utile per richiamarle in memoria, quando il bambino si sente confuso.


Hai bisogno di schede didattiche capaci di applicare tutti questi principi? Ho progettato e sperimentato per te un percorso didattico da stampare per prevenire o risolvere la confusione tra b e d, p e q. Si tratta di un eserciziario completo dotato di uno schema d'intervento ed esercizi di immagazzinamento, riconoscimento, distinzione e discriminazione.

L'inversione e la confusione tra lettere come b e d, p e q, deve destare preoccupazione solo quando si verificano errori oltre la seconda elementare. L'inversione delle lettere può infatti essere un segnale di dislessia solo se si è in assenza di compromissioni fisiche, ad esempio relative alla vista; e in presenza di alta resistenza al cambiamento, ovvero quando la confusione tra b e d persiste nonostante adeguati interventi didattici di potenziamento basati sui bisogni del bambino. Nella maggior parte dei casi si è alle prese con un bisogno specifico, ma anche in caso di dislessia o disortografia gli esercizi qui proposti possono essere utili! Aiutano l'educatore ad identificare tempestivamente eventuali segnali di difficoltà dell'apprendimento, mentre l'applicazione delle strategie favorisce una compensazione dell'abilità di discriminazione che renderà il bambino autonomo, favorendo autogestione e autocorrezione.

Vittoria Mariniello
Vittoria Mariniello Pedagogista specializzata in BES

Sono una pedagogista, mi occupo di bisogni educativi e apprendimenti. Aiuto bambini e bambine a sviluppare il loro potenziale umano e apprenditivo tramite interventi pedagogici.

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